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Senza Futuro (e Libertà)

Non sono ancora nati e sono già senza futuro. L’agenzia ANSA batte all’1:33 di oggi un lancio esilarante dal titolo “FLI: FINI NON SCIOGLIE NODO COORDINATORE, SI DECIDE IN MATTINA. SPACCATURA SU IPOTESI GUIDA BOCCHINO, CONTRARI URSO-VIESPOLI”.
Pare di leggere un dispaccio polveroso, recuperato dagli archivi della Prima Repubblica. Secondo indiscrezioni notturne, come si addice ad un congresso di un partito nato dalla scissione di un’altro partito aspramente criticato per la gestione personalistica del potere,

Gianfranco Fini esce dal vertice notturno di Futuro e Libertà con le idee chiare

resta ancora tutta aperta la questione degli organigrammi di Fli, nonostante il lungo vertice convocato da Gianfranco Fini per cercare una soluzione unitaria sulla guida di Futuro e Liberta’. Vertice che arriva dopo i forti dissidi scatenati nei primi due giorni della Assemblea Costituente dall’ipotesi di una segreteria affidata ad Italo Bocchino. Il leader di Fli, dopo una giornata di aspri scontri dietro le quinte del congresso, si e’ visto costretto ad intervenire e a convocare, a cena nell’hotel milanese che lo ospita, i vertici futuristi per chiedere loro di privilegiare su tutto la compattezza e l’unita’, in un momento politico delicato come questo. Ma la soluzione unitaria, nonostante il richiamo del leader, al momento non c’e’. E Fini, che questa mattina chiudera’ l’Assemblea Congressuale, prima dovra’ sbrogliare la matassa. Resta sul tappeto l’ipotesi, fortemente contrastata, che a fare il coordinatore sia chiamato Italo Bocchino. Ma un gruppo di finiani, capeggiati da Carmelo Briguglio e Fabio Granata, potrebbero chiedere che a votare sia l’Assemblea Costituente. ”Il partito si spaccherebbe – avverte pero’ uno dei presenti al vertice serale – e sono gia’ pronti i ricorsi, perche’ l’Assemblea Costituente non e’ dotata di questo potere”. Una delle ipotesi circolate e’ stata anche quella di non nominare un coordinatore e congelare gli attuali assetti: Italo Bocchino e Pasquale Viespoli resterebbero capigruppo rispettivamente alla Camera e al Senato, Roberto Menia responsabile organizzativo e Benedetto Della Vedova portavoce, mentre non si sceglierebbe al momento un coordinatore unico, ruolo in precedenza di Adolfo Urso, ne’ un coordinamento collegiale.
Forti i malumori espressi soprattutto dal coordinatore in pectore Adolfo Urso e dal presidente dei senatori Pasquale Viespoli, che ha riunito i senatori futuristi annunciando a Fini possibili defezioni nel caso fosse scelto Bocchino per la guida del partito. Contrari alla nomina anche diversi coordinatori regionali. Sara’ Fini a decidere, prima di chiudere il primo congresso futurista, contrassegnato dalla forte spaccatura del suo gruppo dirigente.Senza Futuro.